Contrariamente al luogo comune Hitler non andò al potere con elezioni democratiche. Il sistema elettorale proporzionale puro non gli diede mai la maggioranza dei seggi. Con l’Italicum 2.0 di Renzi Hitler avrebbe ottenuto invece la maggioranza dei seggi e formato un governo monocolore.
I. Hitler non andò affatto al potere per via democratica, grazie alla legge elettorale proporzionale allora e tuttora in vigore in GermaniaII. Hitler sarebbe invece andato al potere per via democratica se la Germania avesse avuto l’Italicum nella versione corretta preannunciata oggi dal PD in funzione anti-M5S: senza ballottaggio, con premio di maggioranza.
La storia è maestra (se non siete piddini), vediamo cosa successe solo ottant’anni fa:
1. Hitler perse largamente l’elezione presidenziale del 1932 contro Hindenburg, avendo contro la maggioranza della società civile e dei partiti politici.
2. Il Partito Nazionalsocialista NSDAP ottenne sì la maggioranza relativa alle elezioni politiche federali del luglio 1932 col 37.8% sia dei dei voti che dei seggi, 230 su 608, ma – proprio grazie al sistema proporzionale – non riuscì a formare un governo a causa dell’opposizione di quasi tutti gli altri partiti.
3. Alle nuove elezioni politiche del novembre 1932 Hitler perse moltissimi voti ma ottenne ancora la maggioranza relativa col 33.1% raccogliendo solo 198 seggi.
4. Le oligarchie, ovvero massoneria internazionale, industriali, magnati della stampa, grandi banche e multinazionali inglesi e americane, scelsero Hitler in funzione anti-bolscevica e lo fecero nominare cancelliere da Hindenburg. I nazisti approfittarono subito della situazione e si impadronirono dei centri di potere con la forza, sfruttando il false flag dell’incendio del Reichstag.
5. Le elezioni del 1933, le ultime fino alla morte di Hitler, videro violenze, omicidi di oppositori, propaganda martellante del NSDAP al potere e un controllo capillare del voto da parte delle milizie naziste SA e SS che avevano preso addirittura funzioni di polizia, seggio per seggio, con brogli e intimidazioni. Nonostante tutto Hitler ottenne sì la maggioranza relativa col 43,9% ma non vinse nemmeno queste elezioni, dato che non ebbe i seggi sufficienti a formare un governo (288 contro 342 necessari). Nemmeno contando i 52 seggi del Deutschnationale Volkspartei, DNVP, Hitler avrebbe avuto la maggioranza parlamentare. La cosa è secondaria perché instaurò la dittatura e abolì le elezioni. Questa è la storia.
- È evidente – se non siete piddini – che Hitler non andò al potere per via democratica, anzi: le leggi elettorali democratiche allora in vigore impedirono ad Hitler di formare un governo per tre elezioni consecutive, nonostante la sua maggioranza relativa. Al contrario, Hitler salì al potere grazie a quelle oligarchie tanto amate da Scalfari e dai piddini. Oligarchie che non a caso durante il fascismo furono in camicia nera. Allora contro i bolscevichi anti-sistema, oggi contro i “populisti” anti-UE e anti-finanza.
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