IL SONDAGGIONE PER IL SI DI OTTO E MEZZO
Gruber cala il poker d’AsSI
Nella puntata del 20 ottobre 2016, comincia con l’annuncio della Gruber, di un sondaggione che sovverte gli esiti del voto referendario. Passiamo ad analizzarne le risultanze, agli effetti delle mosse del mai domo Renzi.
La prima cosa che possiamo notare, è che la personalizzazione da parte di Renzi e la susseguente spersonalizzazione del Referendum Costituzionale, si sono trasformate via legge di stabilità, in elargizioni una tantum erga omnes. Last but not the least, il viaggetto transoceanico dall’amico a stelle e strisce, intento ad impacchettare le suppellettili in vista del trasloco.
Il risultato di questa spersonalizzazione sarebbe un incremento di 2 punti percentuali di voto a favore del SI.
Questo sarebbe il risultato di tutti gli sforzi di Renzi. Badare bene che si tratta di percentuali al netto degli indecisi!
Come si può notare, il notista Pagliaro indica come percentuale di affluenza dichiarata nel 53%, precisando che la quota di indecisi è al 27%. Notate nulla di strano? No?
Ma il buon Pagliaro ora ci spiega come disagrega i dati, dandoci un’affluenza media al 51%, per genere e per età.
Ricordate chi erano i caproni favorevoli alla Brexit? Qui sono stati riabilitati…
Ora si passa alla percentuale di apprezzamento dei principali punti contenuti delle schiforma.
Come si nota chiaramente da questa rappresentazione, i punti forti del SI sono concentrati in una serie di “must” populisti, volti al sentimento popolare e forcaiolo della castacriccacorruzione.
È sconcertante come le roboanti e bulgare percentuali raggiunte, cozzino fragorosamente con quel misero 27%, riferito alla sostanziale distruzione degli artt. 57 – 58 – 66 della Costituzione del 1948:
Sempre perché la comunicazione voluta dal Premier è stata improntata unicamente alla chiarezza e volta a spiegare puntualmente nel merito la più vasta riforma costituzionale mai tentata, gli italiani si ritrovano praticamente divisi tra chi voterà SI e chi la riforma l’ha capita.
Davvero un risultato notevole per il Governo, promotore della riforma, altra anomalia tra le anomalie.
Come per la Brexit, per il Governo passano frenetici i giorni per consolidare il risultato e tentare di far credere agli elettori chissà quali nefasti risultati porterebbe una vittoria del NO. Speriamo che a differenza di quanto accaduto nel Regno Unito, non ci sia la necessità di un sacrificio umano inutile. Per la cronaca sacrificarono una sostenitrice del “remain”.
Giuseppe Drago
Puntiamo sulla memoria storica molto corta degli italiani. Se la Gruber ha calato ora il suo poker d’assi è facile che tra qualche giorno lo abbiano già dimenticato. Inoltre penso che le carte più importanti verranno giocate negli ultimi giorni prima del voto, se questo ci sarà.